Commentario abbreviato:Luca 24:50Versetti 50-53 Cristo salì da Betania, vicino al Monte degli Ulivi. Lì c'era il giardino in cui iniziarono le sue sofferenze; lì fu nella sua agonia. Chi vuole andare in cielo, deve salire dalla casa delle sofferenze e dei dolori. I discepoli non lo videro uscire dal sepolcro; la sua risurrezione poteva essere provata dal fatto che lo avessero visto vivo in seguito; ma lo videro salire in cielo; non potevano avere altrimenti una prova della sua ascensione. Alzò le mani e li benedisse. Non se ne andò con dispiacere, ma con amore, lasciando dietro di sé una benedizione. Come è sorto, così è salito, con la sua stessa forza. Essi lo adorarono. Questa nuova manifestazione della gloria di Cristo attirò su di loro nuovi riconoscimenti. Tornarono a Gerusalemme con grande gioia. La gloria di Cristo è la gioia di tutti i veri credenti, anche quando sono in questo mondo. Nell'attesa delle promesse di Dio, dobbiamo andare incontro ad esse con le nostre lodi. E niente prepara meglio la mente a ricevere lo Spirito Santo. Le paure vengono messe a tacere, i dolori si addolciscono e si placano, le speranze si mantengono. Questo è il motivo dell'audacia del cristiano davanti al trono della grazia; sì, il trono del Padre è il trono della grazia per noi, perché è anche il trono del nostro Mediatore, Gesù Cristo. Affidiamoci alle sue promesse e invochiamole. Partecipiamo alle sue ordinanze, lodiamo e benediciamo Dio per le sue misericordie, fissiamo i nostri affetti nelle cose di lassù e aspettiamo il ritorno del Redentore per completare la nostra felicità. Amen. Anche così, Signore Gesù, vieni presto. Riferimenti incrociati:Luca 24:50Mar 11:1; At 1:12 Dimensione testo: |